L’IMPORTANZA DELLO SCREENING PER INDIVIDUARE LA SCOLIOSI
La scoliosi, se non correttamente diagnosticata e trattata precocemente soprattutto nei casi più gravi, potrebbe essere soggetta ad una evolutività che non terminerà con la crescita ma proseguirà nel tempo, con importati ripercussioni sulla qualità della vita e la necessità di un intervento chirurgico della scoliosi. Oggigiorno, nei centri di eccellenza come il Galeazzi Sant'Ambrogio di Milano, gli interventi della scoliosi vengono eseguiti con tecniche mininvasive e quindi con tempi di recupero più rapidi.
La scoliosi è una deformità tridimensionale della colonna vertebrale, in cui una deviazione laterale e permanente del rachide si associa ad una rotazione dei corpi vertebrali.
Nell’80-85% dei casi la causa non è nota (si definisce idiopatica); più raramente l’origine è congenita o secondaria a malattie neurologiche, endocrine o metaboliche.
Colpisce circa il 3% della popolazione e riguarda in 7 casi su 10 il sesso femminile. Il rischio di avere una scoliosi è del 30% se un genitore ne è affetto, del 50% se interessa entrambi i genitori.
Oltre l’80% delle diagnosi vengono effettuate durante l’adolescenza. La progressione della curva scoliotica, infatti, avviene essenzialmente durante i periodi di rapida crescita strutturale: nelle ragazze corrisponde ad 1-2 anni prima e un anno dopo il menarca; più tardi nei ragazzi (circa 13-14 anni).
Con la mancata diagnosi si rischia l’evolutività della scoliosi che non terminerà con la crescita ma proseguirà nel tempo, con importati ripercussioni sulla qualità della vita e la necessità di un intervento chirurgico della scoliosi con tecniche chirurgiche mininvasive o tradizionali.
Identificare i soggetti con scoliosi in fase avanzata, quando la maturità ossea è già terminata, significa limitare la possibilità di correggere questa insidiosa malattia.
Lo screening per la scoliosi riveste quindi un ruolo fondamentale e permette di individuare la scoliosi in una fase precoce, quando la clinica può passare inosservata e il trattamento richiede metodi meno invasivi di un intervento chirurgico, necessario nei casi più gravi.
L’importanza di effettuare uno screening sulla popolazione adolescente è ampiamente condivisa dalla comunità scientifica: nel 2013, la Task Force della Scoliosis Research Society (SRS), la più prestigiosa società internazionale sullo studio ed il trattamento della scoliosi, ha confermato la fondamentale importanza di individuare precocemente i giovani in un periodo ad alto rischio per lo sviluppo di deformità vertebrali.
Lo screening per la scoliosi deve essere effettuato con una prima valutazione in tutta la popolazione di quinta elementare e prima media per le femmine e di prima e seconda media per i maschi: questa età coincide con l’età pubere, quella a più alta incidenza evolutiva. Lo screening è effettuato da operatori sanitari esperti che, tramite rapidi test diagnostici, individuano i soggetti a maggior rischio. Sono necessari pochi minuti per valutare la presenza di una possibile scoliosi, la procedura non è invasiva e può essere eseguita anche in ambiente extra- ospedaliero.
Nel caso vengano riscontrati casi che meritano maggiore attenzione, verranno eseguite valutazioni più approfondite per eventualmente procedere ad un trattamento tempestivo.
Il nostro dovere etico è quindi riconoscere precocemente una patologia che può essere trattata in maniera corretta: la prevenzione della scoliosi è meglio della cura.
In casi di scoliosi non identificata in tempo e che richiede un intervento chirurgico sono ora disponibili degli interventi chirurgici mininvasivi della scoliosi che possono essere effettuati in centri specializzati quali l'Ospedale Galeazzi Sant'Ambrogio in Milano, dove opera il Dott. Roberto Bassani e la sua equipe, che è stato certificato come Centro di Eccellenza per la Chirurgia Vertebrale.
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