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MAL DI SCHIENA E FRATTURE VERTEBRALI: OSTEOPOROSI - MA NON SOLO




Sono soprattutto le donne, dai 50 anni in su, ad essere maggiormente colpite dall’osteoporosi e di conseguenza ad essere molto soggette alle fratture vertebrali, oggi gli interventi per la chirurgia delle fratture della colonna sono mini-invasivi

Inizialmente questa patologia, che coinvolge l’apparato scheletrico che colpisce l’intera struttura corporea, non si manifesta con dei disturbi. Solo quando la densità ossea continua a diminuire, si possono verificare delle fratture ossee, spesso senza una causa facilmente identificabile, con conseguenti dolori intensi. Basta una caduta leggera, il sollevamento di oggetti o una rotazione leggermente più rapida della parte superiore del corpo per provocare fratture ossee. Le fratture ossee della colonna vertebrale dovute all'osteoporosi si verificano con una certa frequenza.




Se per le donne l'osteoporosi e la menopausa sono delle condizioni comuni, vi sono altri responsabili della riduzione del tessuto osseo. La perdita di massa ossea, che comporta maggiori rischi di fratture di questo genere, è determinata anche da patologie concomitanti, quali ipertiroidismo, tumori benigni e maligni, inclusi i trattamenti di chemioterapia e radioterapia.

Il dolore alla schiena è il primo campanello d'allarme, specialmente se non passa entro le 4-6 settimane. Dolori, sia improvvisi oppure sordi e cronici possono indicare che si è verificata una frattura vertebrale. Se si avverte dolore persistente per diversi giorni, è bene recarsi dal proprio medico per determinarne le cause e decidere quali trattamenti intraprendere.


Sarebbe inoltre importante che il medico di riferimento eseguisse dei controlli periodici della statura e della postura del paziente, i risultati dei quali da comunicare allo specialista vertebrale se se ne manifestasse la necessità. Le fratture vertebrali potrebbero determinare il collasso delle vertebre e, di conseguenza, una diminuzione della statura.




Anche le fratture vertebrali multiple possono alterare la postura o causare la cosiddetta "gobba della vedova". Se si verifica questa condizione e la statura diminuisce, è necessario rivolgersi allo specialista della colonna.


Purtroppo, una frattura vertebrale comporta un aumento delle probabilità che si verifichino ulteriori fratture a carico delle vertebre adiacenti a quella già fratturata. A lungo andare, le fratture multiple possono alterare l'allineamento della colonna vertebrale, rendendola più convessa: la gobba della vedova.

Questa curvatura convessa può divenire talmente pronunciata da compromettere l’equilibrio del paziente e da comprimere la cavità toracica.


Consultare appena possibile il proprio medico appena vi siano dolori insoliti alla schiena. Con la diagnosi precoce si hanno maggiori opzioni di trattamento. L'esame obiettivo e l'esecuzione di accertamenti diagnostici strumentali, quali la radiografia, possono rilevare la presenza di una frattura vertebrale da compressione.


Il riposo a letto e i farmaci possono alleviare il dolore, ma in caso di una frattura non saranno di certo sufficienti. Se la frattura vertebrale è dovuta a osteoporosi, tumore maligno o benigno, ora vi sono opzioni di trattamento innovative con chirurgia vertebrale mini-invasiva.

Il trattamento tradizionale del dolore alla schiena e/o delle fratture vertebrali prevede diversi giorni di riposo a letto e l'assunzione di antidolorifici. Le cure conservative alleviano il dolore ma non sono in grado di riparare una frattura vertebrale.




Quando un paziente presenta un osso fratturato, il trattamento mira a stabilizzare la frattura e a riportare l'osso nella sua corretta posizione anatomica. La cifoplastica con palloncino è un intervento mini-invasivo che permette di riparare le vertebre fratturate e di alleviarne il dolore. L' intervento viene chiamato così chiamato poiché prevede l'utilizzo di un palloncino ortopedico per sollevare l'osso fratturato nel tentativo di riportarlo nella sua posizione anatomica corretta.


La fusione spinale è un intervento chirurgico impiegato per il trattamento delle condizioni degenerative della colonna vertebrale. Utilizzando innesti ossei e strumenti, come piastre metalliche e viti, questa procedura permette di fondere o di creare un legame tra due o più vertebre adiacenti. Questo intervento ha come obiettivo la stabilizzazione della colonna vertebrale e serve ad alleviare il dolore.


È sempre meglio scegliere una struttura che sia all'avanguardia nella chirurgia della colonna e con un'equipe chirurgica con alle spalle un numero ragguardevole di interventi di questo genere.

L'ospedale Galeazzi Sant'Ambrogio di Milano ha inoltre ricevuto la certificazione di "Centro d'Eccellenza per la Chirurgia Vertebrale.










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